La storia di SELTA è quella di una realtà italiana nata dalla passione, dalla vision, dalla capacità di sviluppare apparecchiature tecnologiche all’avanguardia, dalla capacità di coniugare l’imprenditoria nobile con il sociale. Un percorso che si è svolto in un mercato in cui si sono cimentate multinazionali e l’economia nazionale. Un’esperienza che ha temprato la famiglia del fondatore e maggior azionista, tanto da stimolarne il ritorno in campo con l’inizio di un nuovo corso. La passione e l’impegno diretto sono tra le colonne su cui si fonda la capacità di competere. La sfida ora si chiama BRAVO, la prima piattaforma UCOE – Unified Communication of Everything, che racchiude il mondo “Smart”
SELTA, acronimo di Società ELettronica Trasmissione Automazione, nasce il 26 aprile 1972 per iniziativa di Domenico Carpani, con l’obiettivo di applicare nel campo delle telecomunicazioni i continui progressi dell’elettronica, in particolare nei sistemi di telecontrollo e nei sistemi di trasmissione sugli elettrodotti ad alta tensione.
Mio padre Domenico, ci racconta Maurizio Carpani, presidente del CdA, era solito raccontare così la genesi di SELTA: “Tornavo a Rieti con Bertolini, lungo la Salaria, dopo uno dei consueti incontri di lavoro all’Enel. Fermai l’auto ad una trattoria e, mentre pranzavamo, comunicai al mio compagno di viaggio di aver preso la decisione d’iniziare una nuova avventura, chiedendogli se volesse condividerla. Credo che Bertolini si attendesse una domanda di questo genere, tale fu il suo entusiasmo. Un mese dopo era nata SELTA”.
SELTA inizia la sua attività come laboratorio di progettazione. Non c’è quindi bisogno di capannoni industriali per cui la sede sta comodamente in complesso nel pieno centro di Milano, in un seminterrato, (“piano giardino, come preferiva definirlo – più nobilmente – Domenico Carpani ”) di 300 mq ai Giardini della Moscova.
Fin dai primi mesi d’attività in SELTA si delinea la filosofia di vita illuminata della società. Domenico Carpani era convinto che la posizione di imprenditore comprendesse la possibilità di rimetterci di tasca propria, per il bene dell’azienda.
Non solo, fare l’imprenditore doveva avere anche una funzione sociale sia per la generazione di posti di lavoro, sia per l’impegno rivolto verso chi ha bisogno dei beni primari.
Caratteristica fondamentale di SELTA: l’estrazione marcatamente tecnica dei fondatori che influenza pesantemente il modo d’agire della società, dandole un’impronta di tipo tecnologico e poco commerciale: si doveva crescere sulle idee e sui buoni prodotti finalizzati alla soddisfazione di esigenze della clientela di riferimento.
Viste le competenze dell’azienda, il primo mercato cui SELTA si rivolge è quello delle infrastrutture elettriche. Infatti, il primo progetto cui SELTA si dedica, riguarda un dispositivo d’accoppiamento alle linee elettriche ad alta tensione per sistemi di trasmissione ad onde convogliate.
Da subito si comprese che la realizzazione di un’apparecchiatura ad onde convogliate di tipo tradizionale avrebbe richiesto un investimento di uomini e mezzi sicuramente superiore alle dimensioni iniziali dell’azienda neo costituita.
Apparve subito chiaro come fosse più logico cominciare, in questo settore, sviluppando i complementi d’impianto e rimandando ad un prossimo futuro la messa in progetto dell’apparecchiatura completa per trasmissione su linee elettriche.
L’attività, quindi, prende avvio con la produzione di bobine di sbarramento, appoggiandosi per la produzione presso le Officine Meccaniche Bertani (OMB). E’ proprio nel segmento delle trasmissioni, a causa di una marcata visione tecnica, che la giovane società coglie il primo insuccesso.
Alla prima gara importante, l’azienda perde con una notevole differenza di prezzo rispetto al vincitore. Maurizio Carpani, ricorda le parole del padre: “Tornammo a casa con le orecchie basse – e riprogettammo la macchina da cima a fondo poiché avevamo capito di aver sbagliato il progetto realizzando un’apparecchiatura troppo costosa”.
Un insuccesso che fu la molla generatrice di tanti altri successi frutto dell’ingegno, della visione lungimirante dell’azienda e dei suoi clienti, con i quali SELTA ha da sempre instaurato un rapporto di vera partnership.
Una situazione in cui si cresceva insieme, ognuno metteva a disposizione il suo sapere: temi da affrontare da un lato, capacità progettuale e tecnologie dall’altro.
Perché, alla fine, se si fosse realizzata la giusta apparecchiatura, i benefici ci sarebbero stati per entrambi. Un accordo (antesignano) tra aziende supportato da sintonia di intenti tra le persone con l’obiettivo di arrivare ad un risultato win-win.
Apparecchiature e dispositivi, generati da un’eccellenza tutta italiana
Tra il 1973 e il 1974 vengono progettate e realizzate le apparecchiature di telecontrollo STO7 eSTO15, piccoli strumenti in tecnologia TTL, dedicati ad impianti di ridotta capacità.
Con queste apparecchiature SELTA si aggiudica alcune gare, in particolare presso le bonifiche Parmigiana Moglia e la Bentivoglio in provincia di Reggio Emilia, e realizza anche dei piccoli impianti in Enel.
Nel 1975 SELTA avvia la progettazione di un sistema per teleoperazioni di piccola capacità puntando sulla tecnologia CMOS, che sfrutta i progressi ottenuti nei semiconduttori per integrare un superiore livello di funzioni su una sola piastra di silicio: nasce l’RTU STO-E, sviluppato per Enel.
La macchina si rivela, tecnologicamente, un passo avanti rispetto alla concorrenza in termini di consumi, immunità dai disturbi e dimensioni, con un’affidabilità eccezionale.
Enel, non solo decide di adottare lo STO–E per gli impianti di piccola capacità, ma inizia ad utilizzarlo anche per installazioni di maggiori dimensioni.
Nel 1980 Enel chiede a SELTA di realizzare una centrale telefonica per reti private, PATX(Private Automatic Transit eXchange), Un campo assolutamente nuovo per l’azienda.
Dopo una serie di studi e sperimentazioni, nel 1982 viene rilasciato il SAE 24 (Sistema d’Autocommutazione Elettronico) per traffico terminale e di transito con rete di connessione a divisione di tempo in tecnica PCM (Pulse Code Modulation).
Un successo realizzato in tempi brevissimi (eravamo negli anni 80) che ha visto impegnata SELTA nel cambiamento non solo nel reparto di progettazione ma anche – e soprattutto- nel reparto di produzione con investimenti in nuovi processi produttivi che hanno richiesto l’acquisizione e la messa in opera di macchinari industriali all’avanguardia.
In seguito, a causa della ben nota crisi energetica e del relativo piano nazionale, SELTA decide di trasformare i PATX in PABX (Private Automated Branch eXchange), centrali di commutazione per la comunicazione privata.
Le linee di produzione devono fare fronte ad un’elevata domanda e ben presto la famiglia dei PABX SAE 2010 raggiunge la mezza dozzina di modelli.
Un altro fiore all’occhiello è il sistema STE-N. Un dispositivo ad onde convogliate basato sulla tecnologia digitale, che permette di operare su di un canale singolo o doppio in una gamma di frequenza compresa tra i 40 e i 500 KHz, supportando velocità massima di trasmissione asincrona di 1200 baud.
Nell’ambito della ricerca e sviluppo continua il potenziamento della struttura interna che porta SELTA ad inserirsi nel ristretto gruppo d’aziende ammesse alla realizzazione e fornitura all’ISPT (Istituto Superiore Poste e Telecomunicazioni) di un sistema di validazione dello standard DECT (Digital European Cordless Telecomunication).
Altrettanto avviene in sede europea con la partecipazione ai comitati ETSI (European Telecomunication Standard Institute) per la stesura di alcune norme di standardizzazione europea.
Certificazione ISO 9001, nel 1994
I continui investimenti e la capacità di operare per processi hanno fatto si che SELTA fosse una delle primissime aziende italiane ad ottenere la certificazione ISO nel 1994.
Un risultato che può essere definito con le parole di Domenico Carpani: “ la certificazione ISO testè raggiunta, rappresenta la naturale conclusione del processo d’ingegnerizzazione fatto di due rivoluzioni: la prima intesa come l’automazione di un processo già esistente, la seconda come rinnovo completo del processo”.
Progetti sempre più rivolti alle infrastrutture critiche
Tutto il percorso dei prodotti e della vita di SELTA ha visto una costante che si è rivelata tale nel tempo: la capacità di rispondere alle esigenze di chi doveva gestire infrastrutture critiche con apparecchiature che garantissero la massima continuità di servizio.
I programmi d’innovazione tecnologica interessano soprattutto il comparto dell’automazione, con la messa in produzione d’apparati di grande capacità e il completamento di nuovi progetti di sviluppo, alcuni dei quali brevettati, per le reti ferroviarie.
In campo ferroviario, SELTA riesce infatti ad aggiudicarsi la realizzazione di applicazioni di assoluto rilievo a livello nazionale, come il recupero e l’utilizzo dei doppini di rame lungo linea per la comunicazione di servizio, coprendo migliaia di km della rete di RFI (Rete Ferroviaria Italiana).
Da segnalare altresì il progetto per i dispositivi ASDE di asservimento delle protezioni della trazione elettrica e forniture importanti rivolte alla comunicazione dipartimentale e agli impianti di sicurezza ed automazione delle Ferrovie dello Stato.
SELTA, grazie alla sua capacità realizzativa, riesce nell’obiettivo di qualificarsi come fornitore di sistemi “chiavi in mano” di trasmissione, nel mercato ferroviario, siglando un accordo con Ansaldo ferroviaria.
In sintesi, SELTA è stata la protagonista assoluta dell’ammodernamento delle reti italiane di trasporto in alta tensione e distribuzione in media tensione. Con oltre 100 mila sistemi in campo, oggi è l’azienda che ha fornito il maggior contributo ai progetti di telecontrollo delle cabine secondarie di Enel.
SELTA è anche fornitore leader di Terna grazie ai sistemi di automazione delle sottostazioni elettriche in alta tensione basate sugli standard IEC 61850. Per quanto riguarda le reti di comunicazioni pubbliche e private è stata tra le prime in Italia ad introdurre sistemi basati sull’ISDN e sul protocollo IP, oltre che essere stata il primo fornitore in Telecom Italia per quanto riguarda gli apparati simmetrici xDSL.
Oggi l’azienda è uno dei principali player di mercato con le nuove soluzioni di virtualizzazione e cloud, IoT e apparati FTTx per le reti di accesso dei operatori di telecomunicazioni di cui l’azienda è fornitore leader per TIM (Telecom Italia).
I successi internazionali
Molteplici i risultati in campo internazionale che hanno visto protagonista SELTA come singolo vendor oppure in collaborazione con altre aziende di settore.
In particolare sono da segnalare i successi nel mercato iraniano ed indonesiano per i sistemi ad onda convogliata e di automazione, le forniture in partnership con Siemens AG per la metropolitana di Bangkok e la rete di distribuzione elettrica di Abu Dabhi e Al Ain, oltre alla fornitura di sistemi di telecontrollo all’operatore elettrico francese RTE/EDF.
A partire dai primi approcci sul mercato estero con Electricidade de Portugal, IVO Finlandia e EAGT Tailandia, arriviamo oggi alle più recenti realizzazioni, come quelle dei sistemi di telefonia di servizio per l’operatore ferroviario francese SNCF.
Un rinnovato impegno: nuovo strategie, nuovo portfolio d’offerta
La sfida della globalizzazione , della convergenza tra domini e tecnologie ma anche l’accelerazione dell’innovazione e del cambiamento hanno imposto a SELTA, ancora una volta, di mettere in atto la loro quarta rivoluzione aziendale.
“Un percorso difficile, ma necessario – spiega Maurizio Carpani – per continuare a rimanere da un lato competitivi, dall’altro in linea con lo spirito imprenditoriale e occhi attenti anche al sociale. Motivo per cui ho deciso di mettermi in gioco in prima persona accettando la posizione di presidente del CdA. Parto da due considerazioni di fatto: la prima, grazie alla sua capacità di innovare, di comprendere e anticipare le necessità dei mercati, oggi SELTA è l’unica azienda tutta italiana leader nei settori dell’automazione e controllo e delle comunicazioni pubbliche e private; la seconda grazie a tanti successi ma anche a qualche insuccesso, siamo l’azienda che ha accumulato maggiore esperienza e know how di come dare continuità di esercizio ad infrastrutture critiche”.
Per dare vigore alla quarta trasformazione dell’azienda, la ricerca e sviluppo è impegnata par dare, ancora una volta, la giusta risposta alle esigenze che derivano dalla digital trasformation e dalla convergenza di domini e tecnologie, tra informatica e telecomunicazioni, tra IT e OT, con estrema attenzione alle tematiche di cyber security.
La prima risposta di SELTA è il progetto BRAVO. Una piattaforma ideata per una comunicazione aperta indipendentemente da chi deve comunicare, sia esso una persona, applicazione o un oggetto IoT, e ovunque questi si trovi, tramite rete fissa, mobile o cloud.
Una piattaforma innovativa – ancora una volta antesignana- che ridefinisce il concetto di Unified Communications facendolo sublimare in UCOE (Unified Communication of Everything), a beneficio delle applicazioni Smart, dalle Smart Cities e Smart Grid, allo Smart Office e Building, fino alla Smart Home per utenti domestici. Tutto ciò sotto la protezione di uno strato dedicato alla Cyber Security.”