L’azienda italiana leader mondiale nella progettazione, produzione e distribuzione di componenti standard, in plastica e metallo per l’industria meccanica ha trovato in Siemens Digital Industries Software soluzioni e tecnologie abilitanti sia per creare innovazione di prodotto che per sviluppare efficienza di processo. A regime dal 2019, Teamcenter è oggi l’unico strumento di progettazione che viene utilizzato da Elesa S.p.A. A confronto con l’Ingegner Marco Franchini, Technical Manager dell’azienda che vanta una presenza internazionale (l’export assorbe più del 70% del fatturato) e che investe in ricerca e sviluppo circa il 10% del proprio fatturato.
«Design, progettazione, produzione. Ciascun processo associato allo sviluppo prodotto ha oggi a disposizione delle tecnologie sicuramente più performanti. Ma occorre fare attenzione: la creazione di valore è sempre più una questione che ha che fare con l’individuazione e definizione di processi efficienti e condivisi». E’ questo il punto fondamentale che viene sottolineato da Marco Franchini, Technical Manager di Elesa S.p.A., quando racconta le modalità con cui si è evoluta la partnership con Siemens Digital Industries Software e i vantaggi che sono derivati dall’implementazione e utilizzo delle soluzioni NX e Teamcenter. Nel corso degli ultimi anni Elesa S.p.A. ha infatti focalizzato la propria attenzione nell’implementare una logica di processo integrata il cui obiettivo è mettere a fattor comune capacità, skill e know-how di ogni singola area aziendale. In questo modo si sono creati i presupposti per efficienza a supporto di innovazione e qualità di prodotto.
Gamma di prodotti Elesa S.p.A.
Quali sono state le motivazioni alla base dell’investimento in soluzioni PLM?
L’introduzione del PLM e di un approccio condiviso alle informazioni era dettato da una necessità di ottimizzazione generale di tutti i processi. L’investimento non ha tradito le aspettative. Il nostro più grande vantaggio è dato oggi dalla disponibilità di informazioni univoche tra tutte le parti coinvolte nella progettazione, sia all’interno sia all’esterno dell’azienda. L’unificazione e condivisione dei dati con clienti e fornitori si è rivelata una leva formidabile per soddisfare richieste specifiche e customizzate in lead time sempre più competitivi. Significa avere un controllo sempre più spinto sulle risorse in gioco contribuendo alla riduzione del numero dei semilavorati, alla riduzione di codici e test di laboratorio, garantendo al tempo stesso performance costanti. Il tutto ha consentito di implementare delle linee guida standard che sono oggi parte integrante dell’handbook della progettazione, che rappresenta il vero faro guida per tutte le attività inerenti lo sviluppo prodotto di Elesa.
Può ripercorre le tappe fondamentali di questa evoluzione?
In termini di tecnologie abilitanti il primo passaggio fondamentale lo abbiamo fatto nel 2017 portando a bordo di Elesa la soluzione NX. Per tutte le fasi di attrezzaggio stampi, c’era infatti la necessità di utilizzare uno strumento CAM più performante che potesse disporre di un’interfaccia utente semplificata. Un percorso cui ha fatto seguito l’utilizzo di Teamcenter che è andato a complementare tutta la progettazione con una serie di sofisticati automatismi di controllo. Elesa è oggi nella condizione di fare uno sviluppo di prodotto condiviso. Il tutto si traduce in maggiore efficienza e flessibilità, riduzione dei tempi e possibilità di dare vita a una progettazione continua con interventi che possono determinare la creazione di prodotti con un alto grado di personalizzazione.
Quale il ritorno dell’investimento?
Il nostro ritorno sull’investimento è stato dato dall’essere riusciti a mettere in funzione un ecosistema collaborativo che permette di massimizzare le conoscenze e potenzialità di tutti coloro che sono coinvolti nello sviluppo prodotto. Con fornitori e clienti condividiamo di fatto un database di informazioni standardizzato che pone le premesse per un miglioramento continuo della progettazione. Elesa ha oggi prodotti di eccellenza in virtù di migliori processi: più semplificati, lineari e veloci in grado di accelerare le capacità decisionali e lo sviluppo di un valore competitivo.
Quale importanza e quale ruolo riveste il marketing nello sviluppo prodotto di Elesa?
L’apporto del marketing è oggi decisivo per creare ipotesi di sviluppo di nuovi prodotti grazie a informazioni che vengono acquisite dai clienti e dal mercato. La funzione primaria del marketing, in Elesa, è quella di definire in forma sistemica un modello strutturato di informazioni che possa generare input per l’R&D. Attività che si rivelano spesso determinanti per l’evoluzione degli stessi prodotti standard, poiché questi ultimi tendono a integrare funzionalità a valore.
Cosa rappresenta per Elesa il design?
Il design è per noi un elemento fondamentale in quanto rappresenta la fase di processo attraverso la quale è possibile acquisire un fattore differenziante in termini di funzionalità ed ergonomia di prodotto. Di fatto costituisce una risorsa essenziale per acquisire un vantaggio competitivo poiché la tipologia di prodotti Elesa è esposta a una forte replicabilità. Il costante impegno di Elesa nella ricerca di un design unico e inconfondibile dei propri prodotti è testimoniato dai 42 premi per l’Industrial Design attribuiti ad Elesa negli ultimi 40 anni dalle più prestigiose giurie internazionali tra cui la IF di Hannover, il Design Center Stuttgart di Stoccarda, il Good Design Award in Giappone e il Red Dot Award in Germania.
Laboratorio prove di Elesa
In termini di progettazione cos’è cambiato rispetto al passato?
In ambito di progettazione il salto quantico lo si è vissuto nella transizione dal 2D al 3D. Oggi il 3D è diventato una commodity. Ecco quindi la necessità di passare da una focalizzazione sullo strumento a una focalizzazione sul processo il cui esito positivo implica sforzi di razionalizzazione, standardizzazione e condivisione delle informazioni. Importante in questo senso è stato l’inserimento in organico di ingegneri di processo. Questi ultimi costituiscono oggi la cerniera aziendale tra progettazione e produzione. Tutto ciò ha cambiato l’impostazione e l’organizzazione originale. Non è più il progettista ad essere al centro, ma il processo; non è più lo strumento il fattore differenziante, ma l’organizzazione connessa che facilita l’integrazione sinergica tra progettazione e industrializzazione.
Nel raggiungimento di nuova efficienza, quanta importanza ha avuto la componente di automazione?
Un interno della fabbrica di Elesa
Nella produzione si sono fatti passi avanti significativi acquisendo importanti livelli di automazione che consentono una maggiore flessibilità. Robotica assistita, vedi l’utilizzo di bracci antropomorfi, di videocamere e di software dedicato sono oggi alla portata di aziende come la nostra. Livelli sempre più spinti di automazione permettono di raggiungere capacità di diversificazione molto importanti anche su volumi ridotti.
Quali i focus d’investimento nel breve e medio termine?
Essendo un’azienda a conduzione famigliare, Elesa non ricerca il profitto immediato, ma guarda al lungo termine. Potremmo dire, in poche parole, che Elesa è un’azienda che non scende mai a compromessi quando si parla di qualità, di ricerca e sviluppo e di servizio. Ha continuato a investire anche durante i momenti difficili in diverse aree: nella ricerca e sviluppo di prodotti nuovi, nell’innovazione dei processi e nello sviluppo delle materie plastiche e delle loro lavorazioni, restando sempre all’avanguardia; nel servizio, ampliando la disponibilità a magazzino; nel personale, introducendo nuove professionalità e qualificando ulteriormente chi già lavorava in azienda e soprattutto in attività di marketing, più mirate, e in una maggiore partecipazione alle fiere.
Volendo indicare una percentuale precisa, è possibile affermare che ogni anno l’azienda investe circa il 6-7 % del fatturato aziendale in ricerca e sviluppo. Negli ultimi anni, questa quota è salita al 10 % e si è indirizzata in particolare nell’innovazione delle tecnologie, dei processi e dei prodotti, con lo scopo di creare prodotti nuovi o di migliorare quelli esistenti, aumentandone le performance e il livello di sicurezza, generando così una gamma molto diversificata che oggi conta oltre 45.000 codici, sempre a stock. Del resto, un’azienda che vuole crescere e restare competitiva non può esimersi dall’investire in innovazione, considerando l’evoluzione della tecnologia nei mercati in cui opera.
Il nuovo Centro Logistico di Elesa, completamente automatizzato
L’export incide per il 70% circa del fatturato. Come si gioca oggi la competitività in uno scenario internazionale di un’azienda manifatturiera come Elesa?
La scelta dell’internazionalizzazione è stata certamente determinante. L’Italia è un mercato piccolo ed Elesa opera in una nicchia di mercato, questa la ragione che ha spinto l’azienda all’internazionalizzazione. A oggi la rete di distribuzione copre oltre 60 paesi nel mondo e dodici filiali estere. In Francia, Regno Unito, USA e Svezia hanno sede le filiali direttamente controllate; in Austria, Spagna, Polonia, Repubblica Ceca, Cina, India Turchia e in Olanda sono invece presenti le filiali in joint venture sotto il marchio Elesa+Ganter.