Il futuro è una dimensione iperconessa. Tutto potrà essere metabolizzato in rete, e qualsiasi cosa, Internet of Things, e qualsiasi persona, Internet of Everything, sarà parte di nuovi processi digitali. Nell’ambiente industriale si sta affermando la Connected Factory, che prefigura la convergenza tra Information Technology e Operation Technology.
di Piero Macrì
E’ il passaggio a un’economia digitale, che sarà in grado di aggiungere competitività all’economia dei singoli Paesi con benefici in termini di ricchezza reale. La progressiva fusione tra due elementi, IT e OT, che sinora hanno compiuto una propria evoluzione all’interno di contesti separati, è il più importante cambiamento che si sta prospettando dai tempi dell’introduzione della tecnologia PLC. Erano, allora, gli anni settanta e fu l’inizio dell’automazione del processo industriale.
La possibilità, ora, di acquisire dati da componenti e apparati, di reti elettriche o all’interno di ambienti produzione, apre la strada alla creazione di nuovi servizi smart che serviranno a rendere più efficienti gli ambienti di produzione così come a prefigurare ipotesi di modelli di business diversificati e innovativi.
L’interconnessione a più livelli, basata su una condivisione intelligente dei dati disponibili, è un’opportunità per riuscire ad avere un controllo e una gestione più flessibile e dinamica dell’impresa, qualunque sia il settore di riferimento.
In gioco è la capacità di trarre vantaggio dalla quantità di dati utili che possono essere e consentire interventi che rendano più efficienti le infrastrutture, renderle resilienti, in grado di reagire proattivamente a eventi degenerativi, migliorandone le performance e la continuità operativa.
Riuscire a gestire in modalità dinamica l’operatività di singole componenti grazie alla disponibilità di informazioni real time è una strada sulla quale si devono fare progressi enormi, considerato che ambienti di produzione hanno linguaggi e protocolli di comunicazione propri.
La sfida è creare omogeneità con reti IP, dando modo di avere un accesso ai dati da una molteplicità di device Internet-based. I frutti di questo nuovo impegno possono essere determinanti per un nuovo corso Industry 4.0. Un percorso sicuramente lungo, ma che appare ricco di opportunità, anche in virtù delle potenzialità che si andranno a introdurre con i nuovi servizi di rete 5G, la cui prima disponibilità è prevista entro la fine dell’anno.