L’evoluzione della tecnologia wireless, la disponibilità di dispositivi mobili e la possibilità di rendere smart, intelligenti e connessi oggetti di ogni ordine e grado così come persone, vedi il crescente progresso della tecnologia wearable, attraverso sensori e chip embedded, con la seguente disponibilità di dati, è la premessa per l’acquisizione di nuovi dati e informazioni. E’ l’internet delle cose o l’internet of everything, l’ennesimo salto evolutivo di Internet che configura la possibilità di realizzare un’economia digitale, che supera di gran lunga i confini della dimensione di rete attuale.

La possibilità di connettere in modi inesplorati persone, processi, dati e cose sta creando opportunità di crescita e innovazione, con un impatto che paragonabile a una nuova rivoluzione industriale, in grado di cambiare il volto dell’economia e della società. Ma siamo davvero d’accordo nell’equazione IoT = rivoluzione digitale? L’IoT di per sé stessa appare piuttosto come un’evoluzione ed espansione di Internet, una tecnologia, o meglio, un insieme di tecnologie, in grado di metabolizzare un universo sempre più vasto di componenti, non solo computer, ma oggetti e persone, in una dimensione di che determina la generazione di dati e la configurazione di processi più allargati ed estesi. La vera rivoluzione è stata internet, tutto il resto è assimilabile a una storia evolutiva di internet e l’IoT non è altro che la conseguenza di un processo iniziato alla fine degli anni sessanta (del secolo scorso!!!!) la cui spinta propulsiva non si è ancora arrestata.

Cosa contribuisce alla nascita di un mercato IoT? Da una parte la disponibilità di tecnologia di accesso wireless con velocità e larghezza di banda ottimali, dall’altra disponibilità di tecnologie di processore sempre più performanti e miniaturizzate. E poi, ancora, la possibilità di trattare volumi eterogenei di dati in quella dimensione comunemente definita Big Data. Il tutto in un contesto caratterizzato dal trasferimento di crescenti capacità computazionali. IoT, Mobile, Big Data, Cloud, sono i fondamentali che sostengono l’economia digitale, elementi indissolubili delle nuove frontiere di mercato che nascono da opportunità interpretative del contesto fisico che trovano espressione nella logica algortimica del machine learning e deep learning.

Da un punto di vista teorico le opportunità per creare nuove applicazioni e processi, nuovi prodotti e servizi, è illimitato. Da un punto di vista pratico, quanto tutto questo possa essere attualizzato dipende dalla capacità di innovazione del mercato e delle imprese. IoT o nuova economia digitale è un qualcosa che estende il perimetro di utilizzo della classica Information Technology, non più esclusivamente a supporto di una trasformazione all’insegna di una maggiore produttività dell’infrastruttura di sistema informativo, ma tecnologia dedicata alla creazione di servizi che nascono dall’acquisizione di dati che esistono nell’ecosistema di riferimento del business aziendale, ma che non sono ancora parte integrante del DNA d’impresa.