Un esempio di come l’Industria 4.0 possa innovare l’operatività logistica è rappresentato da LO7.0T, lo smart tractor dotato di carrello elevatore, presentato di recente al Logimat di Stoccarda della tedesca Hyster Europe.
LO7.0T è dotato di tecnologia di geonavigazione è in grado di spostarsi in modo autonomo senza che si debbano fare interventi particolari nell’ambito delle strutture di riferimento. La tecnologia LIDAR è in grado di determinare la posizione in funzione dello spazio circostante, senza così avere necessità di ricorrere a strumenti di navigazioni complementari come riflettori o altri supporti fisici.
Lo smart tractor di Hyster si distingue da altri veicoli autonomi industriali (AGV – Autonomous Guided Vehicle) per il fatto che, in caso di necessità, può essere azionato in modo manuale, lasciando all’operatore il pieno controllo della macchina. Secondo quanto affermato dall’azienda l’intelligenza di LO7.0T risolve problemi di movimentazione che si riscontrano in altri sistemi disponibili sul mercato: di fronte a un ostacolo il software è infatti in grado di rilevare un percorso alternativo rendendo possibile la continuità della movimentazione. La tecnologia robotica può essere inoltre resa disponibile su altri sistemi utilizzati in operazioni di carico/prelievo anche su linee di produzione. La tecnologia può essere infine era personalizzata e tradursi in soluzion ad hoc sviluppate in collaborazione con il cliente
Lo smart tractor apprende e riconosce lo spazio in cui deve operare grazie a un sistema di navigazione laser montato sulla parte superiore del veicolo. Il settaggio della mappa di movimento viene fatto manovrando manualmente il carrello attraverso l’intera area di lavoro. Una volta acquisita la mappa di base è possibile intervenire con aggiornamenti, rendendo disponibili percorsi otttimali per i dispositivi attivi nella flotta logistica. Durante il funzionamento del carrello, il laser esegue la scansione dell’ambiente e lo confronta con la mappa memorizzata. Sulla base di questo confronto, viene calcolata la posizione corrente in modo tale che il picker possa svolgere le operazioni previste in tutta autonomia
I costi dipendono dal tipo di carrello e dai requisiti operativi specifici. In generale, sono da quattro a cinque volte superiori rispetto a quelli di un carrello elevatore a controllo manuale. Sono da aggiungere a questi anche i costi di installazione. Nella maggior parte dei casi, – affermano in Hyster – un sistema automatizzato, indipendentemente dalle dimensioni, può ripagarsi in due o tre anni.
Con il sistema Tracker Fleet Management, Hyster supporta anche le aziende durante la raccolta dei dati, dalle revisioni della manutenzione giornaliera fino all’analisi dell’utilizzo. Il sistema consente di monitorare i costi operativi, la manutenzione periodica, i codici di errore e i dati di impatto e può inviare automaticamente i dati via e-mail in caso di determinati errori o impatti. Ciò semplifica la registrazione e la verifica dei danni. Inoltre, il monitoraggio GPS può essere utilizzato per identificare le aree in cui è aumentata la probabilità di incidenti, come gli ingorghi.
Hyster Tracker può anche essere utilizzato con le schede RFID in modo che alcune macchine possano essere utilizzate solo da conducenti autorizzati o addestrati. Per ridurre i costi di carburante o elettricità, è possibile impostare lo spegnimento dopo un periodo di tempo prestabilito. All’inizio del turno, l’autista può eseguire una diagnostica e identificare eventuali problemi, che possono quindi essere elaborati e corretti immediatamente. Ciò riduce i costi e riduce o elimina i potenziali tempi di inattività.