Metodologie e strumenti per gestire lo sviluppo software in dimensioni applicative dove convergono una molteplicità di oggetti eterogenei. Come affrontare la complessità dell’interconnessione applicativa. Intervista a Riccardo Bernasconi, Sales Manager di Emerasoft.
“Il Software è il nuovo valore aggiunto che rappresenta l’elemento differenziante di un’offerta vincente. Questa asserzione è valida in qualsiasi settore. Ogni prodotto è arricchito da portali, app e smart device. L’insieme di questi oggetti interconnessi, comunicanti tra loro e fruibili da utenti di diversa cultura informatica, compone l’IOT”. E’ con questa affermazione che inizia la nostra conversazione con Riccardo Bernasconi, Sales Manager di Emerasoft.
“In questo contesto – aggiunge Bernasconi – ai team di sviluppo è quindi attribuita la responsabilità di aggiungere continuamente valore alla proposizione aziendale. È obbligatorio doversi organizzare per rendere efficiente un processo estremamente mutevole, ramificato e spesso sottoposto ad audit molto complesse e certificazioni obbligatorie a standard internazionali. Da un lato viene richiesta velocità di esecuzione, dall’altro viene richiesta sempre maggior qualità”.
Come risolvere queste criticità? “È estremamente complesso coniugare questi due driver spesso in antitesi”, dice Bernasconi. “Il tempo per gestire il processo stesso e la sua qualità viene a mancare costringendo a lavorare sempre per continue emergenze a discapito dell’innovazione e della precisione”.
A tutto questo questo si aggiunge la complessità che deriva dall’affermazione di contesti IOT, quale l’approccio più corretto? “Nel mondo IOT ogni nuovo prodotto software o device fisico fanno in qualche modo parte di un disegno di business comune e devono, quindi, essere interconnessi all’interno del proprio sistema di valore, ma anche poter essere integrati da sistemi terzi. L’infrastruttura a supporto deve essere adeguata, performante, scalabile e mantenibile e allineata con i rilasci software. È necessario garantire alla clientela servizi continuativi in alta affidabilità in grado di adeguarsi alle esigenze aziendali in evoluzione. Spesso, infine, viene offerto all’utente finale un insieme di portali aziendali, come punto di accesso ai servizi di business, con i quali deve obbligatoriamente interagire anche senza averne competenze dirette. Per quanto siano disegnati con il massimo dell’attenzione a livello di usabilità, come si ha la garanzia che un progetto di successo fallisca solo per le distanze culturali e d’interazione che può avere la clientela target rispetto ai sistemi di supporto? Per Emerasoft si evidenziano quindi tre macro aree di attenzione: sviluppo software, interconnessione dei sistemi e adozione dei sistemi”.
Quali possono essere gli approcci che si possono adottare per migliorare questa situazione apparentemente critica?
Emerasoft, da anni, affronta queste tematiche con occhio critico conducendo uno scouting continuo in ambito internazionale per individuare le migliori tecnologie e metodologie in grado di poter risolvere questi problemi in ambito enterprise e PMI. Ad oggi Emerasoft esprime i propri servizi attraverso tre aree: “systems and software engineering”, “digital platform” e “digital adoption”. Realtà di primaria importanza sul territorio e a livello internazionale si sono affidate a Emerasoft per trasformare le complessità, sopra descritte, in vantaggi competitivi.
Come risolve Emerasoft il problema della produzione del software?
Il manifesto DevOps di Emerasoft offre una buona risposta a queste esigenze andando a suggerire un metodo di produzione del software fortemente automatizzato e tracciato, supportato da una tool chain integrata. Non in tutte le occasioni è possibile adottare un sistema completamente automatizzato ma molte delle best practice portano intrinsecamente dei vantaggi indiscutibili. Ecco, quindi, che Emerasoft offre degli embrioni di metodologia e tecnologia che ogni azienda può adottare per andare a risolvere problemi verticali ottenendo un risultato certo. L’ecosistema di partner internazionali di Emerasoft, vendor di prodotti leader del settore, concorre alla copertura completa dell’intero ciclo di vita del software. Alcuni dei partner Emerasoft sono Polarion (leader nel settore della tracciabilità dei requisiti e dei test), Cloudbees (gestore della communiti Jenkins, leader nel mercato della build automation), GitLab (leader nel mercato del cvs, CI/CD), Perforce (leader nel mercato del gaming), Sonatype (leader nel mercato della security in ambito devops), Clarive (leader nel settore del release management), Docker (leader nel settore dei microservizi), Puppet (leader nel settore della configurazione infrastrutturale).
Come risolve Emerasoft il complesso problema dell’IOT?
L’evoluzione dell’interconnessione dei vari device e delle applicazioni di back-end può rappresentare un grosso problema. Ciò che rende le cose molto complesse non è tanto la componente di software, ma gestire le comunicazioni continue tra oggetti eterogenei, anche di terze parti, garantendo la persistenza e la correttezza dei dati. Il proliferare di queste situazioni ne rende la gestione un elemento critico di business. Se non si è in grado di gestire correttamente le interconnessioni si può arrivare a compromettere la vendita di un prodotto o di un servizio sprecando tutto l’investimento fatto. Ecco che Emerasoft propone una soluzione leader a livello mondiale di interoperabilità basata sullo strumento open source WSO2 in grado di massimizzare il ROI garantendo una buona scalabilità del prodotto a seconda del numero di device/utenti coinvolti. Con WSO2 si ha una soluzione completa per avviare un progetto IOT oppure per far evolvere uno esistente.
Come risolve Emerasoft il problema del successo di un nuovo servizio?
Dopo aver lanciato un prodotto sul mercato, il successo lo si evince dal numero di utenti paganti e, in caso di servizi, dal numero di utenti ricorsivi sul servizio stesso. Ma come si può garantire che questo successo arrivi indipendentemente dalla maturità dell’interlocutore finale? Se il prodotto/servizio in questione si palesa con un’interfaccia web, Emerasoft fornisce la soluzione tramite il partner Newired, vendor di un tool che permette di creare delle guide contestuali su applicazioni web che accompagnano l’utente nel momento in cui si utilizza l’applicazione. Non si tratta quindi dei soliti manuali, guide e help on line, che nessuno consulta, ma di un approccio rivoluzionario che permette di fornire all’utente una sorta di navigatore GPS dei contenuti e del processo insito nel portale.