Con le Mappe Mentali si introducono elementi di automazione collaborativa basati su una convergenza di interessi tra funzione di sviluppo e funzione di coordinamento, consentendo di pianificare e produrre secondo una logica “industriale” evoluta.
Siamo diventati tutti più vulnerabili, ma anche più resilienti poiché abbiamo acquisito nuove capacità che ci aiutano a mantenere intatte le nostre potenzialità, nonostante gli imprevisti.
L’emergenza sanitaria e il continuo alternarsi di provvedimenti, che limitano la nostra mobilità e il nostro stile di vita, hanno creato dei vincoli all’autonomia di ciascuno. Lo smart working è stato il grande normalizzatore del covid 19, consentendo, tranne eccezioni, di poter continuare a lavorare a distanza. Da alcuni è stata vissuta come una restrizione, da altri come una maggiore indipendenza.
Tuttavia, al di là delle esperienze personali, vale una considerazione di fondo: le tecnologie abilitanti il digitale hanno garantito alle aziende di mettere in atto una risposta di contrasto molto efficace. Chi più chi meno ha superato le difficoltà mantenendo la propria continuità operativa.
Eppure, per quanto la tecnologia fornisca l’infrastruttura e gli strumenti per lavorare ovunque, dovunque e da qualsiasi dispositivo – pc, tablet, smartphone o succedanei – a molte aziende, e di riflesso agli stessi dipendenti e collaboratori, è venuto a mancare un metodo collaborativo.
Un metodo fondato non tanto sulla logica asettica delle piattaforme di comunicazione, ma sulla partecipazione condivisa che può nascere da una logica strutturata di collaboration.
Le criticità che si sono evidenziate sono per lo più dovute a un’estrema frammentazione e dispersione delle informazioni, che si rivelano indispensabili per avere un controllo efficiente dell’operatività. Reazioni insufficienti sono state anche causate da un ritardo con cui le aziende hanno avviato una trasformazione digitale. Quali che possano essere le disfunzioni di cui pochi o molti hanno sofferto, possiamo essere d’accordo su un punto: la possibilità di collegarsi sempre e con tutti non è la panacea.
In molte aziende, soprattutto nel primo periodo, si è sofferto per bulimia di comunicazione. Quanto successo, per quanto paradossale, ci porta alla seguente affermazione: che l’efficienza di un gruppo è inversamente proporzionale alla frequenza di contatto digitale: più alta è la frequenza meno efficiente è il processo. Va da sé che ci vuole misura. Come dire, nelle aziende in cui gli incontri in rete sono limitati si lavora meglio. Dove esistono regole digitali vale infatti la stessa logica che valeva nella modalità di lavoro tradizionale: poche riunioni, ma fatte bene.
Comunicare è bene. Trovarsi di fronte a un tavolo, o virtualmente in rete, serve, purché ci sia davvero un perché, un’agenda e un obiettivo. Quando si lavora a distanza, difficoltà e problemi da risolvere sono all’ordine del giorno. L’agenda di ciascuno è costantemente soggetta a cambiamenti improvvisi dettati dall’inevitabile insorgenza di eventi, personali e non, che si verificano nel corso della giornata. Il tutto produce un carico di stress che può determinare un degrado delle performance e un impatto negativo a livello personale e a livello di gruppo. Serve una comunicazione non invasiva, una comunicazione smart, che sia sostenuta da momenti di incontro supportati da strumenti che offrano la possibilità di una condivisione delle idee con l’obiettivo di raggiungere risultati utili per tutti.
Insomma, se da una parte si diventa sempre più consapevoli che uno scenario di lavoro interconnesso – on e off premise – può generare un miglioramento complessivo delle performance aziendali, dall’altra ci si rende conto che per essere efficienti è necessario comprendere a fondo le dinamiche che si vanno evidenziando. L’introduzione di una modalità di lavoro differente dalle precedenti non può infatti ispirarsi alla cultura, alle regole e ai metodi pre-covid.
In questo contesto le Mappe Mentali sono una potente leva per rendere operativi e produttivi ambienti di lavoro ibridi – a distanza e in sede – migliorando la capacità di rispondere alle variazioni dell’operatività. Le Mappe Mentali facilitano infatti la condivisione delle informazioni trasformandole in attività e, se usate con intelligenza, possono rappresentare un vero valore competitivo. incentivano la creatività, aiutano a generare e acquisire nuove idee, consentono di valutare più opzioni in modo da poter prendere le decisioni migliori.
I benefici e i vantaggi delle Mappe Mentali come strumento a supporto di una efficiente collaboration, sono ampiamente testimoniati dagli innumerevoli corsi e percorsi che Pentaconsulting ha fornito in oltre vent’anni di attività ad aziende dei più diversi settori.
I servizi di formazione che oggi propone sono altamente personalizzabili in funzione del target di riferimento e consentono di acquisire con immediatezza un miglioramento dell’operatività e risoluzione delle criticità. Per il management, per i responsabili dei team, ma anche per i singoli individui, rappresentano uno strumento potente per creare efficienza e produttività.
Con la collaboration basata sulle Mappe Mentali si introducono elementi di automazione basati su una convergenza di interessi tra funzione di sviluppo e funzione di coordinamento, consentendo di pianificare e produrre secondo una logica “industriale” evoluta. Un percorso volto a coniugare la produzione con esigenze di business attraverso la creazione di un ambiente integrato che supera il classico modello di sviluppo sequenziale, andando a definire un unico e continuo processo su cui far convergere contributi di tutte le parti coinvolte.
I processi collaborativi hanno iniziato ad essere al centro dell’attenzione delle grandi aziende ma stentano a diventare patrimonio delle Pmi. Un errore, perché si trascurano i benefici reali e potenziali, in primis collaboratori motivati in grado di portare un valore aggiunto in termini di efficienza e, quindi, di competitività. Eppure, questa è la sfida e la strada da percorrere.
I 10 vantaggi dell’utilizzo delle Mappe Mentali in azienda:
- Integrazione tra Manager e tra Team
- Permettono una pianificazione SMART
- Migliorano le capacità di analisi
- Stimolano l’immaginazione, incoraggiando soluzioni creative
- Migliorano le capacità decisionale
- Ottimizzano e rendono più efficace la comunicazione
- Aiutano a negoziare e a esaminare tutte le opzioni possibili
- Facilitano la gestione del cambiamento
- Favoriscano il raggiungimento dei risultati
- Abbassano lo stress da lavoro correlato