L’HMI di Schneider Electric per la “fabbrica 4.0”, apre ad un approccio ispirato alla “situational awareness”: una metodologia che consente agli operatori in campo, di svolgere il loro lavoro riducendo al minimo i possibili errori, migliorando l’operatività in campo.
La digitalizzazione in ambito industriale è un fenomeno che incide su tutti gli aspetti del settore: operatività, processi, modelli di business e approccio al mercato.
Macchine e linee intelligenti e connesse trasformano l’ambiente di fabbrica in un ambiente che comunica, con un flusso costante di dati, a sostegno sistemi e servizi: dal controllo degli assetalla manutenzione, dal monitoraggio di parametri operativi, energetici e ambientali alla gestione dei processi.
E’ così possibile integrare le informazioni salienti che provengono dal campo con altri sistemi aziendali digitalizzati, come ad esempio l’ERP (Enterprise resource planning), e rendere queste stesse informazioni disponibili con un livello di flessibilità e personalizzazione unico tramite applicativi, servizi e piattaforme in cloud.
Schneider Electric definisce questo scenario con il termine “Augmented operator”: nella sua offerta troviamo tutti gli strumenti in grado di incrementare la produttività attraverso il miglioramento dell’operatività in campo, grazie a device mobili, collaborazione e tecnologie emergenti come la realtà aumentata.
Elementi cruciali per le aziende che vogliono cogliere al massimo i vantaggi indotti dall’Industrial Internet of Things.
“Il risultato è una “fabbrica aumentata” – spiega Giuseppe Palazzolo, Group Product Manager HMI di Schneider Electric – in cui le opportunità di ottimizzare le performance di asset e processi, l’efficienza energetica sono senza precedenti, grazie a nuove modalità e livelli di controllo di macchine e processi produttivi”.
La digitalizzazione non rappresenta per forza un ridimensionamento dell’intervento umano, come si può pensare: al contrario, in questo contesto gli operatori di macchina sono investiti di un ruolo ancor più importante che in passato.
“Un esempio molto chiaro di come un nuovo concetto di HMI pienamente inserito nella logica dell’integrazione fra IT e OT possa fare la differenza – continua Palazzolo – è il tema del controllo e gestione delle informazioni provenienti dal campo, che in un contesto digitalizzato sono numerose e ricche come non mai”.
L’offerta HMI di Schneider Electric, nell’ottica dell’Industria 4.0, punta su soluzioni che aprono ad un approccio in logica di situational awareness(SA): una metodologia che consente agli operatori in campo, anche se poco esperti, di svolgere il loro lavoro riducendo al minimo i possibili errori.
Semplificare e aggiornare i template, scegliere stili grafici, colori, caratteri omogenei, creare una visualizzazione standard delle informazioni specie se associate a situazioni di allarme, sono cose solo in apparenza banali, che in realtà fanno una differenza drastica nella capacità di usare al massimo tutte le potenzialità dell’HMI: si può poi fare un passo in più.
“La capacità di identificare e risolvere più rapidamente situazioni anomale, prima che influenzino la produzione – in ottica di manutenzione preventiva, se non predittiva – concludePalazzolo – è stata spesso sfruttata male a causa di interfacce uomo macchina scarsamente intuitive e troppo complesse. Schneider Electric con le sue soluzioni, vuole dare all’operatore la possibilità di accedere al patrimonio informativo come guide, specifiche tecniche, documentazione e strumenti collaborativi, così da avere sotto mano tutto ciò che serve per comprendere e risolvere un problema, in loco o da remoto”.
Box Prodotto
Vijeo 360 è un’innovativa soluzione software che, grazie all’apporto della Realtà Aumentata, consente nuove modalità di interazione tra l’uomo, i dati relativi alle macchine e la documentazione necessaria ad esempio in fase di manutenzione.
Con Vijeo 360 i dati real time, lo stato degli allarmi, manualistica, schemi e documentazione sono accessibili là dove effettivamente servono, ossia direttamente sui componenti di macchina e sugli impianti.
L’obiettivo è quello di disporre delle informazioni essenziali nel momento e nel contesto appropriato in una logica di “situational awareness”. Grazie all’app di Vijeo 360, il tablet visualizza i diversi Punti di Interesse (POI) direttamente sulla vista reale della macchina e da questi passa alla visualizzazione dettagliata di informazioni testuali, dati di processo e informazioni correlate.
Molteplici sono i campi applicativi, quali:
- visualizzazione di dati di processo e/o produzione senza la necessità di doversi recare presso la control room o il pulpito di macchina;
- accesso diretto a istruzioni e procedure riducendo i tempi di reazione in caso di fermo macchina;
- anticipazione e programmazione delle attività di manutenzione sui diversi componenti, mostrando direttamente il tempo vita o lo stato d’usura
- accesso visivo a parti di impianto altrimenti inaccessibili (es: “apertura virtuale” delle porte di un armadio elettrico).
Vijeo 360 funziona su tablet iOS (presto disponibili anche su Android e Windows) e permette di accedere ai più diffusi PLC e controller di mercato nonché a database SQL (Structured Query Language).