Motori e piastrelle, meccanica e meccatronica, macchine per l’imballaggio, manifattura, distretti e filiere produttive. Emilia Romagna è sinonimo di Moto Valley, Food Valley e Data Valley e ha ora l’ambizione di diventare un punto centrale nella ricerca e sviluppo nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale. E’ in questa direzione che si muove la costituzione del nuovo gruppo di lavoro dedicato all’AI promosso dalla Giunta regionale.
La costituzione è stata formalizzata con una delibera nell’ultima seduta della Giunta regionale. Si chiama “Intelligenza Artificiale Emilia-Romagna” e ha una duplice finalità: valutare il potenziale che già esiste sul territorio e la possibilità di realizzare un’infrastruttura di ricerca da candidare nell’ambito della “Strategia italiana per l’Intelligenza Artificiale”, che coinvolga tutte le Università con sede in regione, le altre realtà significative in quest’ambito e valuti potenziali collaborazioni interregionali.
Il gruppo di lavoro sarà costituito dai referenti delle Università regionali, nello specifico dai professori Rita Cucchiara (Università degli studi di Modena e Reggio Emilia) – che sarà anche coordinatrice –, Franco Zambonelli (Università degli studi di Modena e Reggio Emilia), Antonino Rotolo (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna), Michela Milano (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna), Evelina Lamma (Università degli studi di Ferrara), Fabrizio Riguzzi (Università degli studi di Ferrara), Federico Bergenti (Università degli studi di Parma) e Andrea Prati (Università degli studi di Parma).
Nel corso delle proprie attività, il gruppo potrà avvalersi delle competenze della Direzione generale Economia della Conoscenza, del Lavoro, dell’Impresa (Regione Emilia-Romagna) e della società consortile ART-ER scpa Attrattività Ricerca Territorio.
«L’Intelligenza Artificiale è una realtà fortemente presente nel nostro territorio: basti pensare che in Emilia-Romagna, tra il 2007 e il 2018, sono stati depositati il 12,9% di tutti i brevetti italiani relativi a questo ambito, afferma Paola Salomoni, assessore Scuole e Università dell’Emilia-Romagna. Un dato che pone la nostra regione ai vertici a livello nazionale, assieme alla Lombardia. Abbiamo investito moltissimo nel Tecnopolo Big Data e siamo partner fondamentale nella strategia nazionale sull’Intelligenza Artificiale. La costituzione di un gruppo specifico di lavoro per l’Emilia-Romagna, con i referenti degli Atenei regionali, vuole rafforzare ulteriormente il nostro impegno in questo campo».
Secondo una ricerca di Idc (International Data Corporation) dello scorso marzo, gli investimenti in intelligenza artificiale per il 2020 oscillano tra i 48 miliardi di dollari, +25% rispetto al 2019, e i 50,7 miliardi, +32%. Solo in Italia il mercato legato a questo settore vale già 200 milioni di euro (più di 200 milioni di dollari). In tutto il mondo, le imprese nel 2020 hanno investito oltre 50 miliardi di dollari in soluzioni di intelligenza artificiale a livello globale, contro i 37 miliardi circa del 2019.
Ed è materia con margini di crescita impensabili fino a poco tempo fa: gli investimenti complessivi in IA fino al 2024 potrebbero raggiungere, a livello mondiale, i 110 miliardi di dollari da parte delle aziende, con un tasso di crescita medio annuo del +20,1%, creando nuovi posti di lavoro per oltre 60 milioni di persone.